Finalmente riusciamo a parlarvi di questo meraviglioso e grande progetto in cui ci siamo imbattuti circa 2 mesi fa!
Chi ci segue su Instagram e Facebook sa già di cosa si tratta, ma ci teniamo a creare una sezione qui sul nostro blog, che faremo crescere piano piano!
Ebbene si,
ABBIAMO CAMPERIZZATO LA NOSTRA FIAT500
(di nome Sharon hahah)


Per chi se lo stesse chiedendo: sì, non è stato semplice e sì, è piccola ma ci stiamo (anche piuttosto comodi).
Dato che non vogliamo annoiarvi, entriamo subito nel vivo dell’argomento!
Come ci è venuta questa idea?
Innanzitutto, noi abbiamo sempre viaggiato quasi esclusivamente in campeggio d’estate, per il semplice motivo che ci piace da morire svegliarci la mattina già immersi nella natura, non essere chiusi in una camera d’hotel o in un appartamento. Ci piace lasciarci svegliare dai versi degli animali, o dal suono del vento che smuove i rami degli alberi. Insomma… amiamo svegliarci all’aria aperta.
Da qualche tempo a questa parte però sentivamo la necessità di provare esperienze nuove, che comprendessero l’essere liberi al 100%, e così… ecco che abbiamo pensato di crearci una mini casa, o comunque una sorta di “letto portatile” da poter piazzare ovunque volessimo, senza problemi di restrizion e soprattutto senza alcun costo!! (Perché, non prendiamoci in giro, viaggiare e dormire fuori costa!).
Le uniche macchine che avevamo a disposizione erano: una Fiat500, o una Suzuki Alto… un catorcetto insomma! hahaha
E quindi la scelta ovviamente è ricaduta sulla prima!
Abbiamo cominciato a fare ricerche, sia sul web che su Youtube e sui social in generale.. ma nulla! Alcune persone avevano camperizzato macchine furgoni, ma nessuno aveva provato a farlo con un’auto così piccola!
Abbiamo smontato i sedili posteriori e ci siamo messi a prendere le misure ma, non trovavamo una soluzione adatta…
E poi?
Eravamo molto abbattuti, avevamo già praticamente gettato la spugna… finché una sera, a letto, subito prima di addormentarci ci è scattata una scintilla in mente!! (in realtà l’idea è venuta a Nicolas, è stato lui il genio… )
L’unica ipotesi che potesse funzionare, nonché la nostra ultima sponda, era ribaltare completamente all’indietro i sedili anteriori durante la notte (quindi portarli a 180°), così in teoria avremmo potuto recuperare altro spazio prezioso….
Subito ci siamo scaraventati giù dal letto, siamo scesi in garage con tanto di metro alla mano, ed eccoci alla resa dei conti…
la nostra ipotesi era CORRETTAAAAA!!
Non potete capire la gioia di quel momento!
Guardacaso il giorno dopo abbiamo ricevuto una notifica riguardo a un viaggio che tenevamo sott’occhio da tempo ma che costava troppo, precisamente un viaggio in Sardegna!!
I prezzi dei traghetti post Covid erano scesi drasticamente, e sentivamo che quella era la nostra strada! Così li abbiamo acquistati, nonostante la data di partenza fosse prestabilita a due settimane di distanza! A quel punto non avevamo più scuse, ci mancava solo una cosa da fare…
Metterci all’opera!!
Non vi posso negare che oltre ad essere super esaltati eravamo un po’ in ansia; non era un progetto semplice da realizzare, contando anche che non siamo né architetti, né ingegneri o falegnami, quindi… zero nozioni a riguardo!!
Ci siamo messi a fare disegni a caso, con misure approssimative (Camilla è stata la mente della struttura), e più andavamo avanti a montare, più incontravamo ostacoli imprevisti, incastri che sulla carta quadravano ma che poi dal vivo… non funzionavano!! Però piano piano, con taaaanta pazienza e qualche battibecco, ce l’abbiamo fatta!
una settimana e mezzo circa per costruire la struttura su cui avremmo dormito e mangiato, e solo qualche giorno per occuparci dell’impianto elettrico (per il quale abbiamo potuto approfittare dell’aiuto del padre di Camilla e della sua passione per questo mondo!).
Ed eccoci al giorno prima della partenza, sicuramente la macchina non era perfetta, ma quasi c’eravamo! Gli ultimi ritocchi alle 2 di notte (quando alle 6 saremmo dovuti partire), ed ecco la nostra super belva!!

Sembrava un miraggio poter realizzare una cosa simile, ma il nostro viaggio è stato indimenticabile!
In tre settimane non ci è mai mancato nulla, siamo riusciti a dormire in posti incredibilmente belli, in riva al mare, addormentandoci cullati dal suono delle onde. Abbiamo cenato su scogliere al tramonto e salutato l’alba con i piedi nella sabbia.








Questa sensazione di libertà è diventata una sorta di droga per noi!
Senza contare il fatto che viaggiando in questo modo ci siamo resi conto di quante altre persone abbiano scelto la nostra strada, e di quanti rapporti onesti si possano creare tra gente che si trova sulla stessa linea di pensiero, in armonia con la natura e il mondo che li circonda!!
Da cosa è composto il progetto?
La nostra struttura si compone di:
- Un letto,
- Un tavolino,
- Un impianto elettrico alimentato da pannello solare, con inverter, Varie prese a 12V e USB,
- Doccia,
- veranda.
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